Seconda parte
Accadde oggi
"Allora la terra intera, presa d’ammirazione, andò dietro alla bestia e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia, e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia e chi può combattere con essa?»."
(Apocalisse, 13-3-4)
In un Dedalo di cunicoli, cavità e pareti rese levigatissime dai millenni, l'agile e alta figura si calava stretta alla sua fune, ben legata alla cintura che le stringeva i fianchi.
Man mano che si scendeva l'aria diventava più rarefatta, mentre l'umidità ammantava ogni cosa.
Alla fine Blangey raggiunse il fondo di quel pazzo, avvertendo il terreno melmoso sotto i suoi piedi.
Con le mani cominciò allora a cercare irregolarità nella parete rocciosa, fino a quando sentì una crepa nella quale infilò la mano.
“Miss Blangey...” disse una voce di bambino dall'alto “... Miss Blangey, faccia presto! Potrebbe svegliare gli spiriti!”
Il bambino, che aveva nome Kimik, era il figlio di una guida del posto ed era stato assoldato dall'archeologa per le sue ricerche.
Si trovavano nel sito preistorico di Tora, nella regione di Kasyrt, a Nord-Ovest di Afragola City.
Nello stesso momento, proprio ad Afragola City, nel suo studio la dottoressa Marin aspettava il suo primo paziente.
Qualche minuto dopo la segretaria fece entrare un uomo di mezz'età, sudaticcio, grassoccio e con i capelli scuri tutti pettinati all'indietro e luccicanti di gel.
“Buonasera, dottoressa.” L'uomo salutando la psicologa con un timido sorriso.
A pochi chilometri, all'aeroporto San Michele Arcangelo, un aereo privato era appena atterrato.
Ad attenderlo vi era una nutrita folla di appassionati e giornalisti, ben tenuta a bada dalla sicurezza dell'aeroporto.
A scendere dall'aereo privato era una giovane attrice, ritenuta da tutti la nuova diva del momento.
“Britty! Britty!” Gridò qualcuno dalla folla nel vedere scendere la giovane diva dall'aereo. “Britty, una foto, ti prego!” Gridò un'adolescente.
+++