Elisabeth seguì Pico.
Il gatto la condusse attraverso uno stretto sentiero, circondato da sterpi e da rovi.
Il terreno era fangoso e scivoloso, mentre tutto attorno sembrava apatico e senza vita.
Comminarono per un pò, quando all'improvviso il sentiero diventò più largo, a causa della vegetazione che diventava meno ossessiva.
Ad un tratto si udirono i rintocchi di una campana ed uno strano corteo cominciò a sfilare davanti a loro.
Vi era un grosso carro, sul quale era adagiata un'umile tomba in legno di quercia, con una stella inchiodata sopra.
Il corteo era seguito da diverse donne che piangevano e si battevano il petto.
Ed in fondo al corteo vi erano due vecchi che seguivano gli altri a debita distanza.
Intanto, Polgara era nella chiesetta.
La vecchia prese la collana e la fissò con attenzione.
"E' molto bella..." disse "... si, davvero molto bella... scegliete pure 2 candele. Scegliete le più lunghe, così che la loro luce possa brillare per più tempo... si, è davvero bella questa collana..."
Poi, messa la collana in una tasca, aggiunse:
"Tutti nella vita, talvolta, possono sentirsi soli... ma se sia ama veramente e si è amati, allora la solitudine svanisce come la foschia all'albeggiare. Quando si ama, non bisogna temere nulla... perchè Amore è come una corazza che nemmeno il tempo può scalfire. Ora accendete le vostre candele, recitate una preghiera e pensate a ciò che più desiderate dalla vita..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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