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Vecchio 28-04-2022, 22.48.17   #415
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Di nascosto la Mentitrice inizò a leggere il diario di bordo, scritto dal capitano della misteriosa nave, che così diceva:

"Sedicesimo giorno di navigazione e abbiamo ampiamente doppiato il Capo del Buonmonte. L'umore dell'equipaggio è cupo, il mare è una macchia d'olio e i venti sembrano aver abbandonato la nostra rotta. Con le lance gli uomini hanno portato la nave in correnti più farevoli, ma stranamente sembriamo girare in cerchio. Sono settimane che non avvistiamo terre e gli uomini iniziano a essere nervosi. Il misterioso carico che abbiamo imbarcato presso l'emporio sull'Isola del Vento comincia a ossessionare l'equipaggio. Sapevamo che imbarcare una bara andava contro le credenze di molti dei miei uomini, ma il compenso non poteva rfiutarsi. Non sappiamo chi vi sia rinchiuso, di certo un nobile giunto forse dalle selvagge terre dell'Est, ma il nome e altro ci sono ignoti. Una bara simile forse non l'avevano neanche i re, con il suo legno nero, gli intarsi in oro, le misteriose scritte in qualche dialetto sconosciuto.
Tenere gli uomini a freno, man mano che passano i giorni, non è facile.
Ho dato la mia parola affinchè nessuno aprisse quel sarcofago, ma la superstizione domina sempre più a bordo."

E qui il diario si interruppe.





Le parole di Blangey scossero la mente e l'animo di Robertstein.
Lo studioso guardò la bella assistente dagli occhi verdi e poi fissò di nuovo le pagine di quello scritto.
Quasi vinto da un sapere ignoto, da un desiderio di conoscenza e dal bisogno indecifrabile di ricerca prese a leggere ad alta voce quelle pagine.
In esse il nonno affrontava ogni genere di tesi, di ipotesi e di teorie in relazione al Biblico Frutto Proibito.
Contrariamente a quanto l'immaginario popolare credeva non poteva trattarsi di una mela, frutto di terre fredde e non certo di luoghi come la Mesopotamia, dove cioè la tradizione poneva l'Eden, ma di qualcosa di più esotico, come un fico, una pesca o un melograno.
Ma se invece non si fosse trattato di un semplice frutto, ma bensì di altro?
Questo si chiedeva il nonno di Robertstein e tale possibilità poteva celare dietro un qualcosa di immensamente potente.
Ma cosa davvero?
E dove cercarlo?
Il nonno però sembrava aver lasciato una traccia.
Infatti al margine della pagina alcune arcane parole così recitavano:

"Nel vecchio e nel nuovo viaggerai
e così tutto infine vedere tu potrai.
Vi è una salda porta in questo castello
trovala e potrai scoprire questo e quello."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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