"E sta bene." Disse l'uomo a Britty. "Ma prenderò io il divano e voi il letto."
"Allora vi poterò in camera il vostro cherry, signore?" Il locandiere.
"Si, grazie." Annuì l'uomo. "E portate anche da mangiare per la ragazza."
"Si, milord." Il locandiere.
Così Britty e l'uomo dagli occhi grigi salirono al primo piano, dove infondo al corridoio c'era la camera di lui.
Erano abbastanza grande e altrettanto comoda, anche se non arredata con gusto.
C'era un divano poco lontano dal letto e l'uomo, dove aver sistemato sopra il suo mantello e toltasi la giacca, vi si coricò.
Un minuto dopo arrivò la figlia del locandiere con un vassoio.
Sopra vi era lo cherry per l'uomo e un piatto di stufato con una focaccia per Britty, insieme a un fiaschetto di vino leggero e frizzantino.
"Buonanotte." Con un inchino la figlia del locandiere, per poi lanciare uno sguardo civettuolo all'uomo, al quale lui non ricambiò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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