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Vecchio 04-06-2010, 02.53.44   #755
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard fissò la terrazza che si apriva tra le rocce che avvolgevano la grotta e vide comparire Talia.
"Ella è colei a cui è destinata tale giostra!
Tra stendardi e ferro, la sua beltà mostra!"
Disse il menestrello.
"Passami l'elmo e lo scudo, musico!" Ordinò Guisgard.
"Come distinguo l'uno dall'altro, mio cavaliere?
E come distinguere i tanti fiori di un verziere!"
"Zuccone!" Rispose Guisgard mostrandogli le armi.
Poco dopo, tra rulli di tamburi e squilli di trombe, fu proclamata l'apertura del torneo.
Così, i migliori cavalieri si diedero battaglia.
Tante lance lunghe e forti si spezzarono e frantumarono contro i fieri scudi, mentre diversi cavalieri conobbero l'onta amara della polvere.
Alla fine, la fase eliminatoria decretò i due contendenti alla vittoria finale.
Da un lato vi era sir Paulus di Primoanno e dall'altro sir Guisgard.
I due cavalieri raggiunsero le due estremità opposte del campo.
Ed al segnale dato dai marescialli di campo, i cavalieri lanciarono al galoppo i rispettivi cavalli.
L'impatto fu terribile ed entrambi vennero disarcionati dal colpo del proprio avversario.
Si lanciarono allora in uno scontro corpo a corpo impugnando le lucenti spade.
Ed alla fine sir Guisgard ebbe la meglio, disarmando il suo avversario.
"Sei alla mia mercè, cavaliere!" Gridò Guisgard. "Ti ritieni scnfitto?"
"Si... la vittaria è vostra, cavaliere..." rispose ansimando sir Paulus.
Il boato e le grida gioiose del pubblico sancirono la vittoria di Guisgard.
Poco dopo, nella grotta illuminata con tantissime candele, Eros era in compagnia di Talia e con loro vi erano la suora ed il nano.
"E' stato un torneo degno delle aspettative, non trovate mia cara?" Chiese Eros a Talia. "Per compiacervi ne proclamerò uno ogni anno!"
Ad un tratto il nano annunciò una richiesta di udienza al suo signore.
"E sia!" Rispose Eros.
"Mio signore, parlo al nome del vincitore,
del quale sono scudiero e degno servitore."
Cominciò a dire il menestrello.
"Ti ascolto, parla pure."
"Ebbene, col diritto datogli dalla vittoria,
egli chiede il premio che meritò per gloria."
"Qualsiasi cosa egli chiederà, gli sarà concessa." Rispose Eros.
"Mio signore, egli la damigella vi chiede di liberare
e con degno seguito al castello sia fatta scortare."
"E sia, è il vincitore e gli spetta." Rispose Eros. "Ma dimmi, scudiero, chi è il tuo padrone e dov'è ora?"
E' partito rapido da questo luogo con gran fretta,
aveva affari importanti e a nessuno ha dato retta!
Egli ha nome Guisgard e io posso dirlo senza scotto
che fra tutti i cavalieri gli è pari solo sir Lancillotto!"
Così, Talia fu fatta scortare fino al Castello del Doloroso Amore.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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