Visualizza messaggio singolo
Vecchio 01-06-2010, 01.35.01   #734
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
A quelle sacre parole di Polgara, una fitta nebbia scese sulla selva.
Un manto, come un etereo alone, avvolse così ogni cosa, lasciando trasparire solamente i contorni sfumati di un mondo a cavallo tra il sogno e l'illusione.
Polgara si ritrovò così da sola in mezzo ad una natura che sembrava anonima e vuota di ogni vitalità.
Ad un tratto le si avvicinò un giovane dotato di un fascino quasi inumano.
Era vestito in modo sfarzoso ed era elegante e gradevole nella persona.
"Cosa cerchi, Polgara?" Disse con una voce delicatissima. "Questa selva è come la vita... in sè è rigogliosa, lussureggiante, ricca di fiori e di frutti... ma basta che giunga la notte e che cali la nebbia... e tutto assume un'immagine spettrale..."
Fissò la bella ragazza ed aggiunse:
"La debolezza degli uomini è quella di mettere il proprio destino nelle mani di un altro... e con esso tutti i propri sogni... ma basta poi che quel qualcuno ci tradisca e ci abbandoni per rendere ogni cosa infinitamente triste ed intrisa di un dolore senza fine..."
Offrì allora la sua mano alla ragazza e concluse:
"Non attendere oltre... colui che aspetti non è diverso da tutti gli altri... non verrà e tu sarai di nuovo triste e sola... non curarti quindi più di queste cose... balla con me... io sono un grande ed amato ballerino... il mio cuore è ambito da molte donne e da molti uomini... e se tu ballerai con me io ti condurrò lontano da qui, in un luogo dove non ci saranno più lamenti, affanni e sofferenze, ma solo gioie... Polgara, ti prego... balla con me..."



Elisabeth nel frattempo era in un luogo indefinito, simile ad un limbo.
Vagava come senza meta in uno scenario che ricordava vagamente la selva.
Sentiva freddo ma aveva indosso solo una clamide bianca ed era a piedi nudi.
Avvertiva il senso di fame ma i frutti sui rami erano posti troppo in alto per essere colti.
Ad un tratto le si avvicinarono due figure, un ragazzo ed un vecchio.
"Io sono il tempo degli uomini" disse il ragazzo "e li accompagno ogni giorno... indico loro l'età della nascita, della crescita e della morte. Sono per tutti gli uomini un inseparabile compagno."
"Stolto, tu non indichi nulla, invece!" Tuonò il vecchio. "Sei fittizio, creato dall'uomo per misurare il corso di un vita in realtà già scritta e decisa altrove!"
Poi fissò Elisabeth ed aggiunse:
"Io sono il Tempo assoluto ed ho l'immagine e le sembienze dello scorrere dell'intero Creato. Io in questa selva sono un re... solo a me infatti, fra tutti, sono stati rivelati i segreti di Amore. Perchè solo il Tempo assoluto conosce il valore dell'amore vero.
Perchè tu sai che Amore non ha tempo, non ha età e non conosce compromesso. Amore è un segreto antico, celato nel cuore di ogni uomo e di ogni donna."
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso