"Un pasticcio al cioccolato addolcito con panna e Maraschino, cara dama." Disse il duca ad Altea. "Stasera a cena il messo vescovile resterà sbalordito e soffrirà di invidia." Con un lieve sorriso. "Il vostro duca, ser Mandus, vi ha fatto chiamare per esternarvi il suo sgomento."
"Cosa vi turba, milord?" Chiese Mandus.
"I miei fidati collaboratori" spiegò il duca "sembra abbiano il gusto per il gotico, sapete? Infatti, invece di dare la caccia ai furfanti, il buon capitano della guardia e persino il maresciallo della gendarmeria pare preferiscano interessarsi ai fantasmi e ai demoni."
Mandus lo guardò perplesso.
"Siamo nelle Cinque Vie, damigella." Disse Lucidor a Gwen.
Legarono allora i loro cavalli ed entrarono nell'ultima casa della stradina.
La porta era socchiusa e Lucidor fece segno a Gwen di seguirlo.
Arrivarono in un ampio salone, arredato con poco gusto ma molto sfarzo e pieno zeppo di strani dipinti e curiosi oggetti.
"Benvenuti, signori." Mormorò ad un tratto la figura femminile di un dipinto dopo essersi incredibilmente voltata verso Gwen e il medico.