Gwen restò per un lungo istante fra le braccia di quel nativo, nonostante la sua voglia di allontanarsi.
Lui non disse nulla e alla fine allentò la presa delle sue braccia, in modo che la nobildonna potesse staccarsi da lui.
"Fate attenzione." Disse Vitag. "Ci sono buche e fossati ovunque. Agli spiriti e alla natura non fanno nessuno effetto le vostre denuncie." Sarcastico, per poi porgerle la mano. "Sarà meglio camminiate con me."
Costanza cercò di calmarsi, ma non aveva il coraggio e l'animo indomito di sua sorella Altea.
Le due dame allora lasciarono la dubbia locanda, seguendo il misterioso cavaliere.
"Non capisco perchè quell'uomo ti incuriosisca tanto..." disse sottovoce costanza "... non sarebbe meglio tornarcene a casa?"
Intanto l'uomo, camminando davanti a loro, raggiunse il maniscalco del porto, pagandolo per aver badato al suo cavallo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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