"Controllate pure." Disse l'uomo annuendo a Gwen. "E' vostro diritto, madama."
Allora quello che aveva porto la cassa giù dal battello aprì la cassa con il suo coltello a mezzaluna, mostrando il contenuto alla ragazza.
I libri c'erano tutti, in perfette condizioni.
La carrozza condusse le due sorelle De Bastian attraverso il sentiero della brughiera, ora finalmente liberato dagli uomini dello sceriffo, in direzione di Suession.
La vettura oltrepassava lo splendete verde di una zona aperta, fra dossi ed alberi ammassati come fedeli raccolti in un antico rituale.
Uno squarcio di brughiera dal profilo silenzioso e tetro, tagliata dalle lame dorate del Sole ormai alto a Mezzogiorno.
Ciò che restava della rugiada pareva disegnare un che di argenteo e fantasioso sui folti cespugli di agrifogli e bacche selvatiche.
I rami degli alberi si prolungavano verso il cielo, simili a braccia e mani di strega, come ad invocare chissà quale sortilegio su quelle lande selvagge.
Dopo questo lembo di sinistro respiro, la carrozza intravide finalmente la vasta Suession addormentata placida lungo il corso del Lagno.
Oltrepassata la sua porta però uno dei soldati dello sceriffo fermò la vettura.
“Dimmi...” disse il militare al cocchiere “... chi trasporti?”
“La nobili dame De Bastian.” Rispose.
“Voglio accertarmene.” Mormorò il soldato, per poi bussare ed aprire lo sportello della carrozza, vedendo al suo interno le belle Altea e Costanza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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