"Si, ho sentito del loro arrivo." Disse Belvon a Gwen. "Mi è stato riferito dallo sceriffo Goz. Immagino sua grazia il vescovo voglia mettere ordine in questa faccenda prima che la superstizione alteri il tutto." Mangiando un pasticcino. "Comunque, incontrerò il messo vescovile stasera, ricevendoli a casa mia."
In quel momento entrò Stevar.
"Madamigella, è giunto un biglietto per sua eccellenza." Il vecchio maggiordomo a Gwen, ma indicando il borgomastro.
Questi allora aprì il biglietto consegnatogli da Stevar e lo guardò, restando profondamente stupito dal suo contenuto.
"Cosa c'è scritto, caro?" Chiese sua moglie perplessa per la reazione del marito.
La sua immagine riflessa sullo specchio, quegli occhi vuoti, l'espressione stanca e disillusa sul vetro liscio.
Infiniti pensieri si addensavano nell'animo di Queennie, presto mutati in inquietudini.
Ad un tratto, a destarla, giunse il bussare sulla porte da parte di qualcuno.
Era suo fratello Gret.
"Ehi, piccola." Disse Entrando. "Tutto bene? Perchè te ne stai in casa tutta sola? Fuori c'è un bellissimo tramonto. Devo portare delle pernici al marchese De Fatulon. Nostro padre le ha trovate nel bosco e spettano quindi al marchese. Vieni con me?"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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