Cristian ignorò tutte le mie domande, e ciò non mi confortò.
Guidò fino a casa di Save e quando arrivammo, mi assicurai di prendere la pistola.
Uscii dalla macchina e corsi verso la porta d’ingresso.
Quando entrammo, trovammo la casa a soqquadro e il corpo di Save completamente maciullato.
Restai immobile ad osservare la scena. Seppur non potevo considerarlo un mio amico, era una persona a me fedele.
Sentii Cristian delirare, prendere a pugni la parete.
Mi avvicinai a lui, la pistola puntata contro.
“Adesso, tu mi spiegherai cosa diamine sta succedendo. E lo farai in fretta, perché il prossimo a morire sarai tu.” pronuncia gelida, la voce ferma e bassa di chi non ammetteva repliche.
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