Le mani di Elv erano calde, salde, sicure, ma anche delicate e scivolavano sinuose sul collo e le spalle di Gwen.
"Allora dovresti metterti comoda, dimenticare tutto..." disse lui con un lieve sorriso e la voce quasi melodica, ipnotica, mentre con le mani allentava il collo della camicetta "... perchè non la togli? Tanto siamo soli e posso abbassare le luci..." si staccò un attimo e spense la luce, per poi accendere quella più bassa di una lampada.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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