Tornammo all’Afterlife sgommando sulla mia jeep, le luci della città a riflettersi contro la carrozzeria nera dell’auto.
Una volta tornati al mio locale, diedi alcune direttive so barman, compreso il ragazzino assunto da poco che, come sempre, mi sbavava addosso divorandomi con lo sguardo.
Raggiunsi il mio ufficio e consultai gli inventati, questo fino a quando la guardia non bussò alla mia porta.
“Molto bene!” esclamai prendendo il numero di telefono di Lion “Prenditi il resto della giornata libero. Passalo a divertirti un po’, sei stato molto d’aiuto, caro.” disse sottendendo l’ordine di lasciarmi da sola.
Digitai il numero sullo schermo dell’iPhone ed aspettai che, dall’altro capo, qualcuno rispondesse.
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