"Ah si..." disse Aryana a Gwen "... ne ho sentito parlare mentre ero all'aeroporto..." fissandola "... bene, da dove si comincia? Immagino da casa sua, no? Del suo lavoro al commissariato si saprà tutto, giusto?"
Afragolopolis era meno caotica a questa tarda ora, con le sue strade illuminate, i grattacieli che si specchiavano nel Lagno e le insegne luminose che correvano psichedeliche nella notte.
Altea, vista l'ora e gli impegi del giorno seguente, prese la direzione verso il suo palazzo.
Andò in camera da letto, dove suo marito dormiva come un sasso.
La notte trascorse così, lenta e monotona, senza sogni, ma con qualche stelle che sfruttava il cielo limpido del fresco firmamento.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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