"Se per te conoscere la persona che il più dell volte tessa rapporti stretti con i Domenicani" disse sorridendo Gerard ad Altea "è una buona notizia, allora direi che puoi essere soddisfatta, cara." Come chi sapeva di aver appena fatto felice la propria moglie. "Sto parlando della signora Filem. Si tratta di una pia donna di chiesa, sebbene, pare, abbia una curiosa passione per lo spiritismo."
Intanto, nella non lontana chiesa della Santa Vergne della Salute, il cappellano indossò i paramenti, si inginocchiò davanti all'Altare e celenrò la Messa.
"Il Signore Iddio disse al serpente..." disse leggendo un passo tratto dalle Scritture "... poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno."
Deve esserci un colpevole, pensava mentre chiudeva il Sacro Testo.
Deve esserci.
Dal giornalista fazioso e corrotto che semina zizzania fra le masse, alla rgazzina grassa che si suicida per gli insulti ricevuti a scuola, fino al bambino caduto e morto in fondo ad un pozzo non più largo di 30 centimetri.
Deve esserci un colpevole per tutto questo male.
La Messa terminò con la Benedizione e come ogni giorno la Filem fu tra gli ultimi a lasciare la chiesa.
Era una donna ormai anziana e dall'aspetto bonario, il sorriso gentile, lo sguardo attento, i modi di chi è abituata ad essere sempre attiva e di corsa.