Il ticchettio dei tacchi alti, segno del passo svelto ed adirato, sembrava echeggiare nei lunghi corridoi del palazzo, sulle ampie scalinate, fino al passamano che dava verso le cucine.
Il fruscio dell'abito lungo, l'incedere da gran dama, i lunghi capelli biondi che si muovevano irregolari e liberi per la rabbia verso quelle frivolezze.
Così giunse Altea nelle cucine, mettendo a posto la servitù troppo civettuola, soprattutto la giovane servetta, che a capo chino e quasi in lacrme non potè replicare nulla alla padrona di casa.
"Ci perdoni, madame..." disse infine Harrison, l'anziano ed elegante maggiordomo di palazzo "... farò in modo che simili dicerie non saranno più consentite."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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