Justine guardò Gwen negli occhi e di nuovo le sorrise.
Era un sorriso dificile da descrivere.
Forse nessun umano sarebbe stato capace di mostrarne uno simile.
O almeno nessuno degli umani che solitamente le persone perbene frequentano.
L'androide allora si avvicinò di un passo e con un gesto, insolitamente delicato per una macchina, accarezzò pianissimo il volto liscio di Gwen.
Poi si avviò verso la porta ed uscì.
Pochi minuti dopo dalle pareti si sentì un rumore.
Poi più rumori.
"Justine!" Gridò Betix. "Justine, no... no!"
Un grido lacerante, poi solo silenzio.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|