Attraversai il verziere, quella notte era davvero particolare, amavo quell' aspetto gotico e spettrale misto alle beatitudine del silenzio e del profumo dolce dei fiori.
Era questo che amavo di giugno, lo avevo sempre legato ad uno dei miei libri preferiti di Shakespeare, ovvero Sogno di una notte di mezza estate.
Avrei voluto camminare in quella notte enigmatica, mossa chissà se da spiriti malevoli o benevoli, assieme a Lennox nei giardini.
Entrai nel palazzo e lentamente entrai nel salottino e sussurrai "State ancora suonando, noto che gli spiriti della notte tormentano pure voi...volete passeggiare in giardino con me, o volete continuare a struggervi d' amore per il vostro fantasma? E' per lei che suonate?" avvicinandomi a lui.