"Avanza piano..." disse Elv dal buio "... adagio, passo dopo passo... io sono qui, al termine delle scale... ho le mani protese in avanti..." lui a Gwen che cercava di muoversi in quel buio profondo.
"Si, credo che lei abbia parlato con molta saggezza, madame." Disse Lennox fissando con i suoi occhi azzurri altea attraverso la sua maschera. "Il galà è forse l'unica possibilità per cercare di capire chi siano i nostri nemici."
"Bene, allora rimanderemo tutto al galà." Annuì Gerard.
Il meraviglioso orologio a pendolo, in stile Taddeo XVII che Altea aveva comprato ad un'asta tempo fa, suonò l'ora tarda.
"Forse sarà meglio ritirarci e andare a dormire, mia cara." Gerard alla bella moglie.
"Si, l'oa è tarda e col suo permesso, milady, mi ritirerei anche io." Lennox avvicinandosi ad Altea, prendendo poi la sua mano bianca e sfiorandola appena con una delicata carezza delle sue labbra sulla pelle di lei. "Buonanotte e che i fiori notturni possano sbocciare come pendagli nei suoi sogni, milady." La guardò ancora una volta, salutò poi anche Gerard e si ritirò per la notte.