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Vecchio 15-05-2010, 01.57.24   #672
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il vecchio artista allora cominciò a lucidare il bianco marmo del fregio.
"E voi, milady, in chi vi riconoscete?" Chiese rivolgendosi a Raimbow.
"Ecco..." aggiunse "... ora le plastiche forme sono meglio descritte dal lucido marmo..."
Fissò allora Raimbow e continuò a dire:
"Voi amate? Se così fosse, milady... e guardandovi non potrebbe essere diversamente... allora colui per il quale batte il vostro cuore non proverà sentimenti diversi da quelli di Amore per la sua Psiche..." e indicò il mito dei due leggendari amanti.
Posò poi i suoi arnesi e concluse:
"Amici miei... i rilievi di questo fregio segnano i vostri destini..."
"Un momento!" Esclamò Llamrei. "Dov'è finito Anaclerio? Era qui fino ad un momento fa? Che si sia allontanato? Presto, cerchiamolo! Non è mai uscito da solo in questo posto prima d'ora!"



Sull'isola, intanto, Elisabeth si era confessata.
"Milady..." disse Servius "... le ferite del cuore sono le peggiori... sono piaghe che lacerano fin dentro l'animo..."
Si alzò e segnò tre volte il capo della donna.
"I vostri peccati sono stati lavati... non dalla mia assoluzione... ma dalle sofferenze che hanno reso puro il vostro cuore."
Servius guardò allora lo sguardo di Elisabeth e si accorse delle sue lacrime.
Si avvicinò e la strinse con tenerezza paterna.
"Piangete, figlia mia..." disse accarezzandole i lunghi capelli "... piangete... nessuno vi giudicherà qui... nessuno..."
Fuori, invece, un oscuro cielo, attraversato da inquiete nuvole nere, avvolgeva quasi l'intera isola.
Ed il forte soffio del vento sembrava accompagnato da gemiti, lamenti e sofferenze.
Il folto bosco era tagliato in due da un lungo ed antico sentiero.
Un sentiero che si credeva conducesse ad un vecchio cimitero celtico, in cui vi era un altare consacrato alle dea Madre.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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