"Si, non dica nulla del professor Afhel, dottoressa." Disse Ludwing al telefono a Gwen. "Per ora meglio tacere su questa storia, dottoressa."
In quel momento Gwen sentì le sirene delle auto della polizia arrivare.
Pochi minuti dopo il commissario Dambrose e i suoi uomini erano nel laboratorio.
"Come mai ci sei tu dimezzo in questa storia, Bell?" Chiese Dambrose ad Elv.
"Perchè sto lavorando al caso della dottorssa." Questi indicando Gwen.
"E allora cosa ci facevate qui voi 2 nel cuore della notte?" Chiese Dambrose, tirando da un taschino un pacco di biscotti, per poi mangiarne qualcuno.
Era vero, c'era complicità in quella stanza.
Una sorta di legame confidenziale, come quello che sorge spontaneo fra anime affini.
Lennox annuì ad Altea, come avrebbe fatto un cavaliere davanti ad una richiesta della propria regina e raccontò tutto a Gerard, mettendolo così al corrente della presunta spia e della congrega dei Talenti.
"Fino ad oggi" Disse Gerard visibilmente penisieroso "nessuna spia di Uaarania aveva mai osato muoversi qui ad Afragolopolis... se oggi invece sta per accadere allora significa che si sentono forti, al sicuro... e che lei, milord, è ritenuto particolarmente pericoloso per il loro governo." A Lennox.
"E' chiaro che non possiamo fidarci di nessuno, signori." Il nobile ai 2 padroni di casa.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|