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Vecchio 07-06-2021, 17.40.23   #11164
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Le note mutarono, si fecero più vaghe e leggere, simili alle ultime luci di un crepuscolo estivo, nella quiete silenziosa dopo una giornata d Sole e festa.
"La Dolorosa Guardia" disse Lennox accarezzando piano i tasti "era insuperabile. Sir Gawain e sir Lionello, per onore di Re Artù, provarono a vincerla ma furono costretti a desistere..." raccontando mentre le note accompagnavano le sue parole "... vi giunse allora un cavaliere, nel giorno di San Rocco... sfidò i guardiani della torre e vinse la prova... alla dama della guardia disse che tale vittoria sarebbe destinata alla regina Ginevra... quel cavaliere altri non era che Lancillotto del Lago e da quel giorno, la festa di San Rocco, la Dolorosa Guardia divenne la Gioiosa Guardia..." smise di suonare si voltò.
I suoi occhi azzurri allora scivolarono per un lungo istante su tutta la slanciata figura di Altea, indugiando più del dovuto, per poi, infine, cercare e trvare gli occhi verdi di lei.
Il nobile dei Carpazi aveva ora una mascherina d'avorio, ornata con fili d'oro e pizzo di Malta.




"Il mio contributo è solo una sciagura, dottoressa." Disse Afhel a Gwen. "Sono imperdonabile, come scienziato e soprattutto come uomo. "La mia ambizione si è spinta oltre ed ora ne pago gli effetti..." scuotendo il capo "... non sono degno di essere annoverato fra gli scienziati..."
"Racconti la sua storia, professore." Ludwing.
"Studio da almeno 10 anni i segreti della robotica" cominciò a narrare Afhel "e come congiungere l'uomo alla macchina nei sentimenti, nell'etica e nell'ambizione. Ho studiato il cervello umano e tutte le possibili evoluzioni della robotica... ho speso ogni mia risorsa per lavorare lontano da tutti e dare il meglio di me... credevo di esserci riuscito, ma invece..."
Appariva afflitto, stanco nella mente e nel cuore, ombroso e disperato, sebbene controllato nella sua tristezza e rassegnazione.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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