Forte dei miei allenamenti in palestra, delle gare di atletica leggera sostenute fino a quando avevo diciotto anni, riuscii a balzare sul parapetto e a saltare sul canotto.
Il mio improbabile compagno di avventure, forse intuendo cosa ci fosse di mezzo, mi raggiunse.
Imprechi di sdegno e frasi poco cortesi, a cui risposi con un ampio sorriso, giunsero alle mie orecchie.
Il ragazzo afferrò l'uni remo, cominciando a darsi da fare.
"Non eri costretto a seguirmi in questa follia!" esclamai sinceramente stupita.
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