Gwen seguendo il rumore dello scroscio d'acqua si addentrò ancor più in quella foresta.
La vegetazione era gigantesca e sembrava avvolgere ogni cosa.
Fra i rami intrecciati di alberi dalle dimensioni colossali a stento filtrava la luce del Sole.
Frutti dalle dimensioni incredibili e dai colori vivissimi pendevano fra rampicanti fittissimi, dando alla vaga foschia riflessi policromi dagli effetti fantastici.
Gewen arrivò infine ad una sorta di laguna dove una cascatella si gettava da alcune rocce levigatissime.
Fra gli infiniti schizzi d'acqua ed il vapore generato dalla calura la ragazza notò una figura.
Era suo zio Elv, completamente nudo, che si lavava sotto quel getto fresco e rigenerante, massaggiandosi i muscoli resi asciutti e compatti dalla sua attività di cacciatore di squali.