Lo guardai negli occhi, con aria di sfida e un sorrisetto divertito.
"Davvero lei si è interessato sul serio alla mia ricerca?" fissandolo.
Ero troppo arrabbiata per crederci davvero, ero troppo arrabbiata per fare qualunque cosa.
Ero furibonda con me stessa per averci creduto davvero, per essermi lasciata andare quel tanto che bastava per abbassare la guardia e non fiutare il pericolo.
Come potevo essere stata così stupida da farmi raggirare in quel modo?
Lo sapevo, invece, lo sapevo eccome.
Quella ricerca era il mio punto debole, era tutto per me.
Avevano giocato con quanto avevo di più caro e non l'avrebbero certo passata liscia.
"Dobbiamo trovare un modo per salvarci e fargliela pagare!" ribattei "Mi rifiuto di stare chiusa qui a far niente, mi rifiuto!".
Ero davvero furibonda e quel rettore in cui riponevo tante speranze si era rivelato un pesce lesso, senza spina dorsale.
Stentavo davvero a credere in quella situazione così assurda.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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