Due orette di attesa non erano nulla, secondo quanto diceva mio padre. Era infatti convinto che, nonostante il tempo che vedevamo scivolarci dalle mani, un buon lavoro doveva essere svolto con pazienza e senza troppa fretta.
Andai quindi in spiaggia, chiusi il mio giacchino di pelle nera, e passeggiai. Il sole in lontananza baciava il mare, illuminava quelle piccole onde lontane facendole brillare di ardenti luci.
Mi accorsi successivamente della piccola folla formatasi attorno ad una donna, il vestito fin troppo appariscente, e un ragazzino.
Decisi quindi di avvicinarmi, occhiali da sole scuri sul viso, e passo sicuro.
"Cosa succede qui?" domandai a voce sufficientemente alta affinché venissi sentita.
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