Entrai in camera, mi spogliai rapidamente e andai nel bagno. Infilai i vestiti nella cesta dei panni sporchi, per poi concedermi una doccia rilassante.
Il getto dell'acqua calda ricadde sulla mia pelle chiara, mentre lo shampoo mi rinvigoriva i capelli.
Cercai di essere rapida nell'asciugatura ma poi rammentai le parole di alcune mie colleghe: "Fare ritardo è sinonimo di eleganza."
Quindi, con più calma, mi vestii indossando un abito nero aderente, un paio di scarpe con il tacco e degli orecchini di perle.
Ok, lo ammetto: vestito e accessori erano stati acquistati in un grande magazzino, ma chi mai ci avrebbe fatto caso?
Scesi quindi al ristorante, avvicinandomi ad Absyns e poggiando una mano sulla sua spalla.
"Allora, abbiamo intenzione di mangiare o rimaniamo fermi all'ingresso?" domandai con ironia.
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