Elv rise ed accarezzò il viso di Gwen.
Un attimo dopo sentirono dei rumori gungere dal corridoio.
Come se qualcuno fosse arrivato davanti alla loro porta.
Poi una risata.
Una risata gracchiante e sinistra.
Nel frattempo al campo scavi Queennie e Belvin erano nel circolo funerario.
La ragazza usava la torcia del suo telefonino per squarciare il buio cupo della sera.
Le mummie però, sotto lo scintillio cupo della Luna parevano sul punto di animarsi e bagliori indistinti, simili a fuochi fatui, sembravano danzare agli ordini di un antico e demoniaco culto.
Belvin indicò il tumulo sotto il quale era stato trovato l'amuleto.
Qui però c'era un'antichissima stele, incisa con segni appartenenti ad una lingua dimenticata già quando i Sumeri inventarono la prima scrittura conosciuta.
"Illumini la stele, per favore..." chiese Belvin a Queennie.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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