Stavo diventando pazza.
Quelle non erano chiacchiere, non erano assurde favolette utilizzate per spaventare i bambini. Quella, paradossalmente, era la realtà. Ma ancora non potevo dimostrarlo.
"Buona serata!" lo salutai senza trattenerlo ulteriormente.
"Allora, io temo che il libro sia rimasto a casa mia... e crogiolarci ora sarebbe inutile." esposi a Gwen con fare calmo "Ci conviene fingere naturalezza e pensarci da domani mattina, con la mente un po' più lucida." dissi mentre ci stavamo avviando all'interno della sala "Evitiamo di dire in giro di aver sentito suoni e versi strani e dovremmo cavarcela... almeno spero."
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