Gwen accettò di venire con me e, pur non parlando durante la nostra piccola traversata, la sua presenza fu sufficiente a rasserenarmi quel poco che bastava per evitare un capogiro.
Troppe cose stavano accadendo, sarebbe stato il colmo se quegli incubi mi avessero seguita anche lì. Eppure, nella rossa, vidi un vago moto di preoccupazione.
Doveva parlarle.
Arrivammo nella hall ma al posto del disastro che pensavo avrei trovato, ci fu il fermento per un ospite molto atteso.
Il professor Minsk, uomo affascinante e giornalista televisivo.
Udii appena le parole del receptionist e mi trovai a girarmi di scatto quando citò mio padre "Vuole dire che la notizia è già stata sparsa?" domandai sconvolta.
Quello sarebbe stato un duro colpo per la sua carriera. Non potevo permetterlo.
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