Cominciai a guardare da tutte le parti, sentii l’opprimente sensazione di essere osservata e seguita. I miei sensi si allertarono mentre le mani cominciarono a tremarmi. Sentivo che presto, troppo presto, sarei stata vittima di un vero e proprio attacco di panico.
Feci la sola cosa che mi venne in mente: raggiunsi il mio insegnante correndogli dietro.
“Mi scusi!” tentai di catturare la sua attenzione una volta che gli cui vicina “Ho sentito ora mio padre e dice di stare meglio... vuole passare a trovarlo?” domandai rapida, continuando a guardarmi, di tanto in tanto, attorno.
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