Queennie studiò fino a tarda sera e verso l'una finì per addormentarsi.
Sognò qualcosa, ma al suo risveglio non ricordò nulla.
Addosso percepiva una curiosa sensazione, come se rammentasse emozioni enigmatiche, persino inquiete, ma nulla di definito.
Era una bella mattinata di fine Febbraio, col cielo di un azzurro pallido, senza alcuna nuvola ed il profumo dei salici che vegetavano malinconici in quella porzione di giardino proprio sotto la sua finestra.
Quel giorno sarebbe dovuta passare in facoltà per incontrare il professore del suo nuovo corso, cercando poi i testi per quell'esame.
Suo padre,il professor Rotly, anche quella mattina si era svegliato preso, mettendosi a sedere nel salotto davanti alla grande finestra che dava sul giardino.
Fissava in silenzio le aiuole e solo di tanto in tanto si abbandonava a lunghi e bassi sospiri, come se qualche cosa lo rendesse ansioso.
Queenie scese in salotto e trovò suo padre in quel modo, restando a fissarlo.