Gwen si strinse ad Elv ma un attimo dopo udì il martello che batteva sul cuneo.
Il legno allora si strinse intorno alle gambe della donna e quella lanciò delle grida strazianti.
Urlava per un dolore insopportabile, lacerante, mentre il torturatore continuava a picchiare col martello sul cuneo, stritolandole le ossa delle gambe.
In quel momento Destresya e l'uomo erano nel bar dell'albergo.
"Una birra." Disse questi al cameriere.
Poco dopo arrivò il vassoio con l'ordinazione.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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