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Vecchio 01-05-2010, 03.44.27   #554
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
"Il vento quel pomeriggio soffiava lento e gradevole sul piccolo paese.
I primi alberi fioriti emanavano intensi profumi e vivaci giochi di colori.
Polgara era presso le rive del grande lago.
Un senso di malinconia e di ansia sentiva sul cuore.
Ad un tratto udì dei passi.
"Sei qui..." disse Guisgard "... ti ho cercata ovunque, sin da stamattina presto..."
"Si, adoro venire qui da sola..." rispose lei "... sai che sono troppo indipendente e non amo chiedere il permesso a nessuno per fare ciò che voglio."
"Perchè sei così acida?" Chiese lui.
"Non lo sono... è che..."
"Cosa?"
"Niente, lascia perdere..." Rispose lei.
"Dai, dimmelo..."
"No, non voglio..."
"Perchè?" Chiese lui. "Neanche oggi che sto andando via?"
"No, non voglio..."
"Cosa non vuoi?" Chiese lui. "Non vuoi dirmi ciò che pensavi o non vuoi che io parta?"
"Uffa... fai sempre un sacco di domande... a volte non ti sopporto..."
"Va bene..." disse lui "... è ora che vada... addio, Polgara..."
"Perchè addio?" Chiese lei.
"Diventare cavaliere non è una cosa facile... non so cosa mi riserverà il destino..."
"Capisco... va bene..."
"Ehi, che saluto straziante!" Disse lui sarcastico. "Scalda davvero il cuore!"
"Ecco che ricominci... ma cosa vuoi da me?"
"Nulla... ora vado..."
"Ricordi questo posto?" Chiese lei.
"Certo... la nostra promessa..."
"La ricordi ancora?"
"Io ricordo tutto..."
"E come era quella promessa?" Chiese lei come a metterlo alla prova.
"Ti promisi come Lancillotto quando giurò di essere il campione di Ginevra... da sempre e per sempre..."
In quel momento, a quelle parole di lui, i bellissimi occhi di lei si inumidirono e brillarono come mai prima d'ora.
"Ma il Primo Cavaliere" aggiunse Guisgard "giurò anche un'altra cosa alla sua regina..."
"Cosa?" Chiese Polgara.
"Ti amo... da sempre e per sempre..."
I due giovani si scambiarono un lungo ed intenso sguardo.
"Ora devo andare... tra un pò passeranno alcuni mercanti... mi daranno un passaggio verso Afragolignone... abbi cura di te... bimba..."
"Guisgard..." lo chiamò lei "... non dimenticare mai la nostra promessa..."
"Non dimenticarla nemmeno tu..." rispose lui sorridendo, per poi riprendere la via verso il paese.

Questo ricordo tra Guisgard e Polgara sembrò come svanire appena il Cavaliere Verde cominciò a parlare.
"Parlate di speranza e non di illusione... e voi" rivolto a Polgara "... avete speranza e fede in Amore? Mettereste nelle sue mani la vostra vita? Affidereste il vostro domani a lui solo?"
Guisgard tentò di parlare, ma era stremato per quello scontro.
Anche se il caldo abbraccio di Polgara sembrava potergli ridare le forze.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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