La sagoma era là, piccola e scura.
Gli occhi piccoli e rossi su Gwen.
Se ne stava immobile, quasi ad attendere una mossa della studentessa.
Ma ad un tratto la tv si accese di colpo e il volume alto riempì la stanza.
In quell'istante Destresya era tornata a casa.
Attendeva per il giorno dopo il permesso di poter recarsi al campo scavi di Kaiz.
Ad un tratto il telefono squillò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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