Lui rise divertito.
Guardò ancora Gwen negli occhi.
Era uno sguardo penetrante il suo.
"Non dirmi" disse sorridendo "che per questo hai smesso di giocare col dito fra le tue ciocche rosse. Non era affatto un gesto da ragazzina, sai?" Con sguardo impertinente. "Anzi, tutt'altro." Facendole ancora l'occhiolino.
Poi, ad un tratto e senza aggiungere altro, le toccò i capelli, intrecciando un dito, pianissimo, fra una ciocca rossa.
"Anche questo è opera del caos, sai?" Con un tono più basso, non più sarcastico come suo solito. "La ciocca non si intreccerà mai allo stesso modo..." con i suoi occhi in quelli di Gwen.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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