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Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
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Dove il giorno e la notte si sfiorano e si confondono, sorge una terra perduta, di pascoli maledetti e sterili fiumi. Li si erge un castello fra le cui murature vagano spiriti antichi che neanche più l'Amore può benedire...
Vaghi fluttui e sognanti screzi, barlumi cangianti
e odorose membra di ambrato candore soffuse
svettano sul crine di selvaggi mirti,
persi lontani nella tempestosa brughiera.
Il miglio in fiore, tra aceri e bacche, coglie
l’antico disegno sul vento nelle spirali campestri.
Pallida e muta Cassiopea rincorre l’Orsa,
nei tratti crepuscolari di ciò che resta del caduco giorno.
Stretto il sentiero si inerpica e risale tremulo, fra rovinosi splendori
di celtici canti ove muse e note corrono gaie.
E’ il giaciglio dei re, meta mendica di anime scarne,
ingiusto desio di spiriti bravi e galoppi di albeggianti minuetti.
Ora muta l’ultima campagna, si fa bosco e si fa mare,
di circoli e sonagli, anelli e promesse verso la chiesetta del borgo.
Lenta suona la campana, rintocco tardo di ore fuggiasche,
richiamo di pastori d’Arcadia, nel pelvico e fulvo tramonto di gesta.
Per te, mia Maria, l’idillio di cetra, ultimo eco di sospiri rimpianti e baci rubati.
Gioielli di vetro e colori sbiaditi, volto e maschera della giovinezza salata e fuggiasca.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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