Prese la mia mano per trattenermi e mi sentii in trappola, per la stretta delle sue dita e dei suoi occhi che non mi lasciavano.
Ascoltai le sue parole senza fiatare, senza nemmeno respirare quasi.
Ripensai allora a quella che era stata la discussione con Herbert al ristorante, quando voleva che anteponessi la sua felicità alla mia, quando aveva dato di matto senza nemmeno ascoltarmi.
Ed ora, avevo davanti Elv, che aveva tutta l'aria di chi avrebbe lottato per avermi, ma che mi avrebbe lasciata andare se l'avessi voluto.
Ero combattuta, molto, non sapevo cosa fare, cosa dire, tutto questo incontro era andato in una direzione che non mi ero aspettata, mi aveva del tutto colta di sorpresa.
Riflettei con rapidità e solo alla fine decisi di mandare al diavolo tutti i buoni propositi di cinque minuti prima, prendendo il suo viso fra le mani e affondando le labbra sulle sue.
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