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Vecchio 27-04-2010, 02.11.03   #509
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgar era nella selva, accompagnato da quel misterioso monaco.
"Cosa si nasconde in questo luogo?" Chiese il cavaliere scrutando le forme selvagge ed impenetrabili di quella selva.
"La verità..." Rispose il monaco.
"La verità..." Ripetè Guisgard.
E ad un tratto, tra i mille miraggi di quel luogo, Guisgard fu di nuovo raggiunto dai suoi ricordi...

Il mattino era luminoso ma il Sole, sebbene alto, non rendeva afosa l'aria.
Merito di quella lieve e fresca brezza.
Il ragazzo fendeva l'aria con quel robusto bastone di legno, come a voler tagliare in due ogni soffio di vento che lo avvolgeva.
Ad un tratto una sagoma apparve lungo la riva del lago.
"Maestro!" Chiamò il ragazzo. "Ho provato e riprovato molte volte il colpo che mi avete insegnato ieri! Volete mettermi ala prova?"
"Guarda l'acqua come è rassicurante." Cominciò a dire il maestro. "Sembra immobile ed innoqua.Come se qualcuno fosse riuscito ad intrappolarla in questo posto. Eppure essa potrebbe travolgere una nave e spazzare via un' intero porto."
Il giovane Guisgard ascoltava senza dire nulla.
"Sai cosa somiglia all'acqua, ragazzo mio?" Chiese il maestro.
"No, maestro..."
"La verità." Disse il maestro. "La verità. Essa è l'unica cosa che non dovrai temere mai. Perchè è l'unica cosa che rende davvero liberi. E quando sarai cavaliere, difendila con tutte le tue forze."
"Da chi devo difenderla?" Chiese Guisgard.
"Da ogni nemico, ragazzo mio." Rispose il maestro. "Visibile ed invisibile."
"Chi sono i nemici invisibili?" Chiese il giovane. "E come posso difendermi da essi?"
"I nemici invincibili sono quelli che ti porti dentro, che ti tormentano." Rispose il maestro. "Fantasmi e demoni. I tuoi dubbi, le tue incertezze, i tuoi tormenti, le tue colpe. Dovrai sconfiggere loro se vorrai trovare la verità ed essere felice. Ma bada che se non ci riuscirai, loro distruggeranno te."

Il Monaco baciò il crocifisso che portava al collo, destando Guisgard dai suoi ricordi.
"Cosa avete visto, cavaliere?" Chiese il monaco.
"E' da quando sono entrato in questa selva che la mia vita mi attraversa la mente come fosse un sogno..."
"La mente non ha occhi per i sogni. Possono vederli solo gli occhi del cuore..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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