Destresya si lanciò fra le braccia del Generale e lui la strinse al suo petto.
Restarono così per un lungo istante, fino a quando dei passili destarono.
"Aspetta qui..." disse lui a lei.
Allora l'alieno scese silenziosamente dall'auto e si nascose dietro un'alta palma.
Da qui vide arrivare un soldato.
Rapidissimo lo raggiunse alle spalle, immobilizzandolo e disarmandolo.
Lo portò contro un muro e lo interrogò, riuscendo a strappargli le informazioni che voleva. Poi lo accoppò e lo abbandonò in quella viuzza isolata.
Tornò allora in auto da Destresya e le fece cenno di andare.
Nel frattempo, sulla nave, Gwen e Herbert erano tornati nella cabina di lui.
Il capitano prese una bottiglia di vino e la stappò.
"Questo vino..." ripempiendo 2 bicchieri "... mi fu donato da una vecchia zingara... credeva avessi salvato sua nipote da dei negrieri..." porgendo un bicchiere alla ragazza "... in realtà la ragazza era fuggita da sola tuffandosi in mare... chissà se raggiunse mai la terraferma..." guardando Gwen "... pare però che questo vino sia stato fatto con il sangue di un antico tiranno... magari è vero..." intingendo 2 dita nel suo bicchiere, per poi passarle sul collo di lei "... e forse è un vino maledetto, proibito..." massanggiando la pelle bagnata di lei lungo il collo, scendendo poi a sfiorare la scollatura del suo abito "... chissà che non renda davvero folli gli uomini ele donne..." senza smettere quel massaggio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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