Gwen sentiva le labbra di Elv succhiarle prima un capezzolo, poi l'altro, tormentandoli, bagnandoli e mordicchiandoli pianissimo.
Intanto la sua mano era fra le gambe di lei, accarezzandola e poi premendo contro la sua intimità, in un modo lento, ma sempre più insistente, più invadente, più profondamente.
Poi si fermò di colpo, la guardò negli occhi e la baciò, stringendola sè.
I loro corpi erano l'uno contro l'altro.
Intanto, alla villa, Destresya aveva dato disposizioni per la cena.
Poi mostrò al Generale la sua camera.
Lui la seguiva guardando ogni angolo di quella villa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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