"Si..." disse lui alla risposta di Gwen.
Un si sospirato, lento, pronunciato fra la lingua e le labbra, intriso di caldo desiderio.
Restò per un lungo istante così, tenendo quasi prigioniera la giovane donna fra lui e quell'albero.
Un attimo dopo si sentirono dei passi ed Elv si staccò da lei, proprio un momento prima che il domestico indigeno spuntasse dal cancello.
"Bentornare a casa, signora Gwen." Sorridendo quello. "Aprire subito cancello e fare entrare macchina di padrona." Ed aprì il cancello.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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