Salirono sull'auto di Gwen e partirono verso il promontorio, dove sorgeva la villa di Stefan.
Era una calda, anche troppo, giornata di Settembre.
La macchina risalì il pendio fra palmeti e alberi dalle foglie larghe ed i frutti bianchi, che gli indigeni chiamano con un nome impronunciabile.
Elv era seduto accanto a lei, ma restava in silenzio, guardando il panorama esotico.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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