"Prego, figurati, non c'è di che, è stato un piacere!" dissi, ridacchiando, ormai abituata a quella sua completa mancanza di buone maniere.
Così, ci dirigemmo verso la villa da cui mancavo ormai da tutta la notte.
Chissà a cosa avrebbero pensato quelli del personale.
Dovevo inventarmi una scusa, che fosse plausibile.
Ci avrei pensato sul momento.
Dopo poco, raggiungemmo la villa.
"Eccoci a casa!" gli sorrisi, guardando come gli stesse la nuova maschera e i nuovi vestiti per la prima volta.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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