Quel bacio era più di una liberazione.
Era la chiave che apriva il cancello di una villa fatiscente, decadente e in rovina.
Un cancello che si apriva sul mare sterminato e che permetteva di guardare all'orizzonte lontano.
Gwen era stretta a lui, toccando le sue braccia forti, il suo petto vigoroso ed il suo viso reso ancor più virile e maschio da quella barba appena incolta.
Le loro labbra si intrecciavano, le lorolingue si rincorrevano mentre la fresca brezza Settembrina soffiava dalle scogliere sottostanti, così intrisa di giochi corallini e profumo di salsedine.
Si baciarono così ancora a lungo.
Poi lei aprendo gli occhi si ritrovò persa in quelli di lui.
Nel frattempo, alla villa di Barber, Destresya cercava di capirci qualcosa.
Si chinò a terra per cercare di sentire meglio quelle voci.
"Presto sul luogo dell'impatto" disse una voce "ci saranno diverse persone e poi anche i militari, dannazione."
"Si, ma dubito capiranno qualcosa." Un'altra voce.
"Ho sentito che sull'isola è sbarcato uno scienziato..." la prima voce.
"Allora sarà meglio darci da fare, prima che scoprano qualcosa..." mormorò la seconda.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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