"Grazie, signore." Disse l'uomo prendendo avidamente il denaro. "Vi racconterò quella storia..."
"Bene, cominci pure che siamo curiosi." Hiss indicando se stesso ed Altea.
"Quel castello era un'antica rocca ducale..." raccontò l'uomo "... e durante una delle visite del nipote del duca giunse una nobildonna del Nord... lui se ne innamorò, ma lei era sposata... cominciò però a corteggiarla... in modo infaticabile, con la devozione con cui si cerca un tesoro... egli donò come pegno del suo amore un bracciale alla dama... e si raccontà che, amando lui i fiori, coltivò un nuovo tipo di rosa a cui diede proprio il nome di lei... ma poi un giullare lo tradì e rivelò tutto al marito di lei, un uomo violento e rozzo... con un inganno fece credere al nipote del duca che ci fosse un appuntamento con sua moglie... ma con l'aiuto di alcuni servitori aggredirono il giovane nobile e lo murarono vivo... la leggenda vuole che nel castello ci sia ancora il suo fantasma..."
Intanto, allo studio di Gwen, era giunto Herbert.
Lei gli mostrò le foto e lui sbiancò.
"E' lei!" Esclamò con i suoi occhi neri fissi su quelle foto. "Si, è proprio lei!" Incredulo. "Allora è viva!" Poi guardò meglio le foto. "Ma questi abiti... questi gioielli... come può avere un simile tenore di vita? Era spesso al verde..." rivolto a Gwen.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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