Altea scese in giardino, volendosi godere il caldo Sole di Luglio che baciava, forse anche troppo, la terra Afragolignonese.
Il profumo dei fiori ed una lieve brezza intrisa di aromi campestri ingentiliva la mattinata, attenuando la malinconia della modella.
A volte nel vento Altea aveva quasi la sensazione di sentire la voce di sua sorella che la chiamava. Ma erano solo attimi, illusioni e visioni che si perdevano nel silenzio del suo mutismo.
Ad un tratto lei vide la sagoma di un omino che si avvicinava.
"Mademoiselle..." disse arrivando il vecchio Comin "... suo padre vuole che rientri in casa... sta arrivando il medico che la terrà in terapia."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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