Aggiungo per la completezza della trattazione anche la lirica di un altro esponente della letteratura stilnovistica,Guido Cavalcanti,"Voi che per li occhi mi passaste 'l core":
"Voi che per li occhi mi passaste 'l core
e destaste la mente che dormia,
guardate a l'angosciosa vita mia,
che sospirando la distrugge Amore.
E vèn tagliando di sì gran valore,
che' deboletti spiriti van via:
riman figura sol en segnoria
e voce alquanta, che parla dolore.
Questa vertù d'amor che m'ha disfatto
da' vostr' occhi gentil' presta si mosse:
un dardo mi gittò dentro dal financo.
Si giunse ritto 'l colpo al primo tratto,
che l'anima tremando si riscosse
veggendo morto 'l cor nel lato manco."
FONTE:
www.liberliber.it/biblioteca/c/cavalcanti/rime/html/raccolta.htm
qUI l'amore etereo cantato dai precedenti autori diventa passione e forza travolgente come una sorta di contrasto tra l'ispirazione (amore celeste)data dall'amata e resistenza alla passione(amore terreno).