"Beh, almeno qui sembra che si possa avere un pò di pace..." disse Elv appoggiandosi ad uno dei grossi blocchi di cemento "... non pensi?" Facendo l'occhiolino a Gwen.
Infatti in quell'angolo del campo base il chiasso ed i rumori sembravano giungere molto meno.
Un istante dopo però Gwen cominciò a sentire un vago capogiro.
Poi, un pensiero si fece strada piano, ma inesorabile, nella sua mente.
Vide se stessa camminare in una grande città, sterminata ed invasa dal luminoso Sole di una giornata Estiva.
Con lei c'erano tantissime altre persone, tra cui percepiì anche la presenza di Elv.
Le strade erano trafficate ma senza caos e tutti sembravano se non felici sicuramente tranquilli, sereni.
La città aveva un aspetto quasi futuristico, in una sorta di reavaival dell'Art Nouveau
Gwen sentia dentro di sè un benessere profondo, una leggerezza mai provata prima.
Che posto era quello? Forse il Paradiso?
No, aveva il senso della materialità, del quotidiano.
Era forse un'altra società, una nuova società umana.
Ed era bello viverci.
"Gwen?" Elv a lei, destandola da quella strana visione inconscia. "Tutto bene? Mi sembri distratta."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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