Mentre tutti erano presi dalle parole del vecchio uomo, sentii una voce angelica, non di questo mondo, che chiamava il mio nome. Vidi un'ombra, una sagoma di persona che stava attraversando la sala..un'ombra che non aveva modo di essere...
Constatai che era l'ombra che mi chiamava: sentii chiaramente l'invito a seguirla.
E così feci. Seguii quella sagoma fatta di nulla...ma con una propria forma. Nessuno, credo, si stava accorgendo della mia uscita dalla sala...
Raggiungemmo una stanza. Era semibuia. Vi era una sola flebile candela che offriva poca luce agli occhi.
Sul muro libero da mobili notai formarsi la sagoma dell'ombra che avevo seguito.
Sobbalzai. Ma non avevo paura. Anche se ero cosciente che lì, da sola, lontana da tutti, ero inerme.
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